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giovedì 10 maggio 2012

“Sos difenditi da Equitalia”, ecco il grido di dolore dei romani


LA RISCOSSIONE. Il Codici dopo appena quattro giorni di attivazione dello sportello contro la società mista Inps-Agenzia delle Entrate, raccoglie una serie di denunce e di segnalazioni di cittadini e imprenditori. Una media di quindici “devastati” al giorno chiede aiuto. Errori, irregolarità e io caso di un debito che in un solo giorno grazie al ricalcolo è passato da 472 mila a 600 mila euro. Come difendersi


La media è di quindici cittadini al giorno che prendono carta e penna e scrivono contro Equitalia. Storie di disordinata burocrazia, ma anche denunce di vessazioni e ricalcolo continuo del debito che cresce vertiginosamente e che da un giorno all'altro passa da 472 mila a 600 mila euro.

Il grido di dolore dei cittadini lo ha raccolto il Codici, attraverso lo sportello "SOS DEBITI: difenditi da Equitalia” e in appena quattro giorni di lavoro ha visto arrivare oltre sessanta segnalazioni.

Tra le problematiche, la non corretta identificazione del debitore; errori di calcolo; irregolarità nella notifica della cartella; cartella di pagamento riferita ad un verbale il cui credito risulta prescritto, ed altro ancora.

E Il Codici ha messo in fila alcuni dei casi più emblematici della riscossione decisamente poco equa e solidale: “Equitalia ha bloccato senza avviso 300 € dalla pensione del signor L” che ha contattato subito l’INPS che non ha saputo dare le dovute spiegazioni, dicendo che l’Equitalia poteva bloccare e decurtare la pensione senza avvisare. Ma l'uomo non avendo nulla in mano, nessuna cartella o avviso”.



Tra le “vittime” che hanno scritto anche una donna che a causa di una cartella Equitalia derivata da multe di 6.800 euro si è vista recapitare una ingiunzione di pagamento ed un fermo amministrativo dell’autovettura. La cartella è stata notificata con timbro illeggibile”. Quindi il signor P, socio amministratore di una s.n.c., scrive perché ha un enorme problema. “Dopo aver preso accordi con Equitalia per la rateizzazione di cartelle riguardanti IVA, contributi INPS non pagati dal 2006 al 2011 ad un certo punto ha dovuto sospendere i pagamenti per problemi economici. All'arrivo di altre cartelle si è recato presso gli uffici di Equitalia per rateizzare quest'ultime, rendendosi conto che per ogni cartella sospesa veniva rifatto il calcolo aggiungendole alle più recenti. Qualche giorno fa si è ritrovato nella sua piccola azienda, l'ufficiale giudiziario che voleva procedere al sequestro degli strumenti di lavoro e ipotecare gli immobili, mettendolo al corrente che il debito ammontava a 472.000€, il giorno stesso si è recato nuovamente da Equitalia per avere ulteriori chiarimenti e gli è stato comunicato che il debito si era quasi raddoppiato arrivando ad una somma superiore ai 600.000€”.

Il Codici in una nota invita i cittadini a continuare ad inviare le segnalazioni all’indirizzo  ricorsiequitalia@codici.org. Lo sportello 'Sos debiti: difenditi da Equitalia' è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Tel 06.5571996".

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