La ricerca americana conferma altri studi in questo ambito...Che fosse motivo di discussione e spesso di litigio già lo immaginavamo ma ora ad avallare la tesi secondo la quale Facebook rovinerebbe le coppie arrivano anche i primi dati. E non si tratta di semplici contrasti o istintive separazioni.
Il celebre social network causa ben il 33% dei divorzi. Almeno stando ad una ricerca di Divorce online eseguita su 5mila richieste di rottura del matrimonio. Lo studio, che conferma i numeri trovati da indagini analoghe negli Usa, si basa sul campione di istanze arrivate al sito britannico specializzato nella fornitura di servizi alle coppie che vogliono interrompere l'unione coniugale, e punta il dito quasi esclusivamente contro foto e post pubblicati su Facebook. Nell'occhio del ciclone soprattutto quei messaggi inappropriati mandati a persone dell'altro sesso, commenti maligni sul proprio partner e le ingenue (?) soffiate sul comportamento del marito o della moglie fatte da qualche contatto. Insomma una vera e propria spia d'allarme, e non solo. Ghiotta quanto rischiosa abitudine è, poi, quella di andare a ritrovare vecchie fiamme o comunque persone che non si vedeva da tempo con cui è più facile iniziare una relazione, magari anche in maniera diretta grazie alla mancanza di inibizione dettata dal mezzo di comunicazione. Facebook, location ideale per un'avventura extraconiugale dunque, tanto che in Gran Bretagna la creatura di Mark Zuckerberg è ormai citata in un terzo dei casi di divorzio. Il dato più allarmante è che, stando alla ricerca, anche davanti a un avvocato si sta iniziando a usare i post come fonte di prova. Decisamente meno compromettente l'utilizzo di Twitter, causa di rotture solo per lo 0,4% del campione. Ma i dati sono destinati a crescere. Così anche in Italia, nel 20% dei casi si finisce in tribunale a causa dei social network, come spiega il presidente nazionale dell'Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani Gian Ettore Gassani. Un fenomeno che interessa il nord come il sud del Bel Paese, senza limiti di età, andando a colpire anche quelle coppie sposate da più di trent'anni. Non è un caso che aumenta ogni giorno di più il commercio di software per risalire alla password del coniuge iscritto a Facebook.
fonte: vitadidonna.org
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mercoledì 4 gennaio 2012
Un'indagine USA rivela: Facebook è la causa del 33% di divorzi!
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