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martedì 24 aprile 2012

Ruby: "Mai fatto sesso con Silvio"

Pubblicati gli audio della marocchina. Lei: "Sono su tutti i giornali". Repubblica mette on line le telefonate, ma il reato non c'è.
 
Ruby Rubacuori in discoteca Il caso «Ruby rubacuori» è appena scoppiato. Kharima El Mahroug, la ragazza marocchina finita sotto i riflettori per aver partecipato alle "feste di Arcore" quando era ancora minorenne e per esser stata affidata alla consigliera regionale della Lombardia Nicole Minetti dopo una telefonata dell'allora premier Silvio Berlusconi in questura a Milano, finisce su tutti i giornali. Entusiasta, chiama le amiche e racconta loro le novità. Le sue conversazioni, allora intercettate e ora depositate e quindi pubblicabili, finiscono subito on line sul sito di Repubblica.

Non sempre, però, le intercettazioni fanno il gioco degli anti-Cav. È da una chiacchierata che Ruby fa, la mattina del 28 ottobre 2010, con l'amica Antonella che viene fuori quello che i pm di Milano non avrebbero voluto sentire. Kharima racconta alla ragazza che sta dall'altra parte del telefono del suo rapporto con «Silvio». «Silvio... Berlusconi? Ma lo conosci? In che senso?», domanda stupita Antonella. «Che vado a casa sua. Cioè siamo amici da un anno». «Ma proprio amici?», insiste l'amica siciliana. «Sì - risponde Ruby - solo che la gente pensa subito male perché vedono una ragazza bella che va a casa di Silvio, lui che la riempie di soldi, perché ogni settimana mi dava 47mila euro, e dicono: "Perché fa tutto questo per lei, perché comunque avrà avuto qualche cosa, avrà fatto sesso". Non è così», aggiunge sicura. La ragazza marocchina è furba. Sa che il suo essere minorenne può inguaiare il Cav.

In una telefonata a un'altra amica, Grazia, il 26 ottobre 2010, Ruby racconta: «È successo un casino, mi ha chiamato lui (Berlusconi, ndr), la sua segreteria due volte, il mio avvocato. Il mio avvocato è venuto da me e mi ha detto: "Ruby dobbiamo trovare una soluzione. È un caso che supera quello della D'Addario e della Letizia, perché eri proprio minorenne". Adesso siamo tutti preoccupatissimi». L'amica cerca di rassicurarla dicendole che il 1 novembre compirà gli anni e diventerà maggiorenne.

Ruby risponde: «Il primo novembre faccio il compleanno ma non c'entra niente. Quando sei minorenne sei minorenne». In una telefonata con il padre, sempre il 26 ottobre, Ruby racconta di essere con l'avvocato, «stiamo parlando di queste cose e dobbiamo trovare una soluzione..., Silvio gli ha detto "dille che la pagherò il prezzo che lei vuole, l'importante è che lei chiuda la bocca, che neghi tutto, e che dica pure di essere pazza ma l'importante è che mi tiri fuori da tutte queste questioni, che io non ho mai visto una ragazza che ha 17 anni, o che non è mai venuta a casa mia"... stiamo parlando di queste cose adesso, dopo ti richiamo, quando avrò finito con lui ti chiamerò».

Il 28 ottobre 2010 Ruby telefona poi all'amico Sergio, in Sicilia, si informa del suo viaggio a Genova per i suoi 18 anni e gli racconta gli sviluppi: «Un casino, ci hanno scoperto - spiega - A Berlusconi abbiamo chiesto con il mio avvocato 5 milioni di euro in cambio del fatto di fare la pazza e seguiremo questa strada. E lui ha accettato». Ruby non è affatto spaventata: «Sono su tutti i giornali d'Italia: sto bene», racconta felice. Di più. A chi le chide se è spaventata, lei - serena - risponde: «Non ho paura, avrò tanti soldi e la fama, di che cosa devo avere paura? È un po' come Noemi Letizia solo che lei era maggiorenne e io minorenne», ripete.

La ragazza sa il fatto suo. Il tono è più da cernefice che da vittima. Su Repubblica.it vengono pubblicate anche le intercettazioni di alcune telefonate tra Emilio Fede e altre ragazze che hanno partecipato alle cene organizzate dal Cav ad Arcore. Raccontano le feste: presenti, vestiti, bevute di troppo, scenate di gelosia. C'era una volta la privacy.

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