Sapevate che:
La pianta del caffè è un arbusto della famiglia delle Rubiacee, la Coffea, caratterizzata da piccole bacche verdi a forma di ciliegia che, maturando, diventano di colore rosso acceso. I chicchi sono estratti dal frutto, quindi, con un processo lungo e laborioso, vengono selezionati accuratamente, trattati, miscelati ed infine tostati e macinati, prima di diventare la bevanda a noi tanto familiare.
L’habitat naturale del caffè è la fascia tropicale, ad un’altezza variabile tra 200 e 2000 metri: clima caldo umido e piogge abbondanti.
Due sono le specie di Coffea coltivate e commercializzate: la Coffea Arabica e la Coffea Canephora, comunemente detta Robusta.
Coffea Arabica
La prima predilige il clima d’alta quota, cresce tra i 900 e i 2000 metri d’altitudine, è più delicata, ma ha anche le qualità migliori dal punto di vista organolettico.
Con tutte le sue varietà (Moka, Bourbon, Catuai, Maragogype ecc.) rappresenta i tre quarti della produzione mondiale.
Coffea Robusta
La seconda, come dice il nome, è più resistente, cresce in pianura, tra i 200 e i 600 metri d’altitudine, e richiede meno attenzioni; per questo arriva sul mercato a prezzi decisamente inferiori.
Diverse sono anche le caratteristiche del prodotto finale.
I caffè Arabica sono dolci, piuttosto corposi, ricchi di aroma e leggermente acidi. Il loro contenuto di caffeina varia dall’1,1% all’1,7%.
I caffè Robusta, invece, sono più corposi, poco profumati, astringenti e con gusto amaro più persistente. Il loro contenuto di caffeina, inoltre, è quasi doppio e varia tra il 2% e il 4%.
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