La passione di

La mia foto
Unisciti alla comunità ufficiale di Break Shop: condividi con i tuoi amici e rendi unica la tua pausa caffè.

venerdì 18 novembre 2011

E' giunto il momento di imparare a goderci veramente il nostro caffè

Molte persone senza una tazzina bollente non riescono neppure ad aprire gli occhi la mattina. E' l'amico della pausa con i colleghi, del buon sapore del dopo-pranzo e di tutte le occasioni in cui serve un momento di stacco. Ma c'è anche chi lo rifiuta perché "mi rende nervoso" o perché teme che possa far male alla salute. Stiamo parlando del caffè, la bevanda più amata e nello stesso tempo stigmatizzata delle nostre consuetudini alimentari e sociali.
La scienza ora fa il punto sul coffee break e conclude: non esagerare non significa farne a meno, anzi consumato correttamente la tazzina può aiutare il nostro organismo.  
Secondo tante evidenze scientifiche, infatti, il consumo moderato di caffè può divenire un prezioso alleato per la nostra salute.

Ribadirlo è importante perché, come per qualunque alimento, l’abuso non è mai cosa buona. Il rapporto tra caffè e salute è stato analizzato in un convegno che ha appena avuto luogo a Milano e che ha focalizzato l'attenzione sugli effetti della bevanda in area cerebro-cardio-vascolare (ictus),  in area tumorale e in area intestinale. Gli esperti hanno sottolineato che il corretto consumo della bevanda non fa male, anzi, può influire positivamente sul nostro organismo.   “Da una recentissima rassegna sistematica dei dati disponibili sulla relazione tra caffè e ictus in letteratura - ha spiegato Luca Scalfi, Professore Ordinario di Nutrizione Umana presso l’Università di Napoli Federico II - effettuata dal nostro gruppo dell’Università di Napoli, che ha preso in considerazione la quantità di caffè consumata (moderato da 1 a 3 tazzine giorno; alto da 3 a 6 tazzine; molto alto oltre le 6 tazzine giorno), è emerso che l’assunzione moderata di caffè, e parliamo di uso quotidiano, ridurrebbe il rischio di ictus del 18%. Tale effetto protettivo sembra scomparire nel caso di consumi molto elevati”.   Lo stesso si può dire per quanto riguarda il rischio tumori. Alessandra Tavani, capo del laboratorio presso l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri spiega ha attraverso le più recenti tecniche di analisi dei dati è emerso che  un consumo moderato di caffè,  non più di 3-4 tazzine/giorno, "non presenta, nell’individuo sano, rischi per le neoplasie, anzi, potrebbe avere un qualche effetto protettivo sul rischio di tumore del cavo orale/faringe, fegato (inclusa la cirrosi), endometrio e forse del colon”. Precisa anche Nicoletta Pellegrini, Professore Associato di Nutrizione Umana presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Parma: “Proprio nel caso del tumore del colon-retto non è ancora chiaro quale componente possa svolgere questo effetto protettivo e attraverso quale meccanismo, ma nuovi studi prendono in considerazione le molte molecole che, proprio perché non assorbite nel tratto digestivo umano, potrebbero influenzare positivamente le funzioni intestinali. E ancora  un altro studio dimostra che un moderato consumo di caffè in volontari sani è in grado di aumentare il numero di microrganismi positivi come i bifido batteri. Un probabile ruolo positivo del caffè, sul benessere intestinale, che merita di essere approfondito”.  Il caffè è stato anche assolto dall'accusa di favorire il tumore al pancreas. Spiega Tavani:  "L’idea che il caffè potesse essere un fattore di rischio per il tumore del pancreas era nata da uno studio pubblicato nel 1981, ma una meta-analisi recentissima che include quello studio e altri 53 studi epidemiologici successivi, smentisce quei risultati, mostrando nel complesso un’assenza di relazione”.     Sottolinea Amleto D’Amicis: “La ricerca epidemiologica ha dimostrato la innocuità e la potenzialità preventiva del consumo moderato di caffè per la salute; E’ grazie alle numerose sostanze bioattive presenti (antiossidanti di vario genere, alcuni tipi di grassi, sali minerali, come il potassio, fino ai precursori di alcune vitamine) che il caffè può definirsi, se consumato con moderazione, una bevanda benefica. E anche la  caffeina, che non ne altera il sapore, alle piccole dosi abituali di consumo può svolgere un’azione blandamente stimolante e termogenetica, aiutando anche a dissipare energia”. Chi vuole saperne di più sul rapporto caffè e salute può consultare il sito Internet www.caffesalute.it, che ha l’obiettivo di arricchire il bagaglio di conoscenza generale e di aggiornare costantemente su ogni informazione legata a questo tema. 

Fonte: Tgcom

Nessun commento:

Posta un commento