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giovedì 31 marzo 2011

Il Caffè: tra leggenda e storia

Mito e leggenda si mescolano alla storia del caffè, una storia che si perde nella “notte dei tempi”, tanto varia, sfuggente e antica è la sua origine, da alimentare numerose leggende. Per esempio c’è chi ne trova traccia addirittura nel Primo Libro dei Re della Bibbia, identificando nel caffè “i grani abbrustoliti” portati da David come dono di riconciliazione ad Abigaele.
E c’è chi riconosce nel caffè la bevanda amara detta “Nepente” che Elena aggiunse al vino per asciugare  lacrime degli ospiti alla mensa di Menelao, definita da Omero utile “contro i dispiaceri, i rancori e la memoria dei dolori”. Ma tuttavia è poco probabile che Omero, 5-600 anni prima di Cristo conoscesse il caffè visto che poi per 1500 anni nessuno ne parlerà più. Molto tempo dopo, nascono le prime leggende sul caffè ma siamo sicuramente nel Medioevo e forse anche più tardi.

La più diffusa narra di pastori etiopi, tra i qual il capraio Kaldi, che avevano notato come le loro capre dopo aver brucato foglie e bacche di un certo cespuglio, fossero ben più vispe ed irrequiete del solito. Gli stessi pastori riferirono della scoperta ai monaci cristiani del vicino convento di Scehodet e come poi questi, dopo alcuni esperimenti avessero adottato l’infuso di bacche come una tisana miracolosa per tenersi svegli durante le lunghe notti di preghiera.
La bevanda ottenuta fu chiamata in arabo, “Kah wah” o “Cahuè” cioè forza e nella versione turca, “Kahvè” che significava lo stimolante. Ma di questa leggenda se ne hanno varie versioni, anche se il suo primo uso come bevanda storicamente è stato associato ai filosofi Sufi, che lo bevevano per mantenersi svegli durante i loro esercizi spirituali. Ma sicuramente tra il 1300 e il 1400 erano già diffusi nel mondo musulmano i primi quantitativi di caffè tostato. Prima di allora veniva consumato crudo, variamente schiacciato in poltiglia o macerato nell’acqua o ancora salato e impastato con grassi per la confezione in pani. Originario dell’Etiopia, nell’altopiano di Kaffa, fu trapiantato nell’Arabia Felix, l’attuale Yemen, in tempi remoti e rimase per molti secoli monopolio esclusivo degli arabi. Gli etiopi, prima di iniziare la coltivazione commerciale, raccoglievano le rosse bacche del caffè dalle piante silvestri del bosco o da quelle che trovavao dietro casa. Allora si consumava la dolce polpa dei frutti maturi, come ancora oggi si usa nell’Africa centrale, e da essa si otteneva un succo, a volte fermentato,per produrre una bevanda alcolica. Talvolta si masticavano le foglie o si preparava con esse un infuso simile al tè.

martedì 29 marzo 2011

Caffeomanzia e destino

Basata sull'osservazione dei fondi del caffè , è una delle tante pratiche divinatorie che in Oriente veniva praticata già diversi secoli fa. Arrivò in Italia, esattamente a Firenze, alla fine del ‘600. La gente andava dalle indovine con un sacchetto di chicchi torrefatti per preparare una o più tazze di caffè, poiché c'era l'abitudine di offrirne una anche alla veggente.
Ancora verso gli anni Cinquanta, nel sud Italia era possibile trovare anziane operatrici.
La divinazione si pratica nel seguente modo. Si prepara un caffè alla turca, facendo bollire in un pentolino il caffè macinato molto finemente. Il consultante beve la parte acquosa e poi capovolge la tazza su di un piatto, facendola ruotare sopra di esso più volte. I depositi di caffè rimasti, sia nella tazza, che nel piatto, formeranno delle figure che l'indovino interpreterà.
I fondi rimasti nella tazza si riferiscono al presente, quelli nel piatto sono relativi al futuro.
I primi devono essere interpretati ruotando la tazza più volte tra le dita; il piatto non deve essere mosso, perché le figure prendono significato dalla loro posizione rispetto all'indovino.
Il piatto viene idealmente diviso da una riga orizzontale chiamata "livello dei giusti"; le figure poste al di sotto di questa linea hanno minore forza, quelle poste al di sopra, invece, hanno forza maggiore. Questi i significati delle figure più importanti.


AEREO: partenza improvvisa.
ANCORA: possibile viaggio, o rapporti con uno straniero.
ANELLO: una riuscita totale, un accordo raggiunto.
ARCO: cattive notizie.
BALENA: successo professionale.
BARCA: visita in arrivo.
BOTTIGLIA: momenti piacevoli.
CANDELA: aiuti e sostegno.
CAPPELLO: in arrivo un cambiamento.
CASSERUOLA: giunge un grande amore.
COLTELLO: ostacoli.
CUORE: qualcuno ti darà una prova d'amore.
FALCE: delusioni sentimentali.
FIORE: desiderio che si realizza.
FOGLIE: denaro in abbondanza.
FORBICI: litigio.
LINEA: giornata tranquilla, se è diritta; se è curva, imprevisti.
LUNA: crescente: buone notizie; calante: cattive notizie.
MELA: successi economici.
NUVOLE: contrattempi.
STELLA: in arrivo cambiamenti positivi.
TAVOLA: incontro in famiglia.
TRIANGOLO: punta alto riuscita, punta basso fallimento.
UOVO: grandi successi. 

lunedì 28 marzo 2011

Bach e il caffè

250 anni il cantore di chiesa Johann Sebastian Bach, scrive «Kaffeekantate» o meglio la «Cantata del Caffè». In questa cantata di argomento umoristico, scritta tra il 1732 e il 1734, un padre rimprovera la figlia di essere dedita al terribile vizio di bere caffè, ammonendola che se non smetterà di berlo, non le permetterà di sposarsi. La fanciulla ubbidisce all'ordine paterno, si sposa... ma nel contratto di matrimonio pone la clausola che, dopo essersi sposata, potrà bere tutto il caffè che vuole.



Un rituale atto ammaliato per la preparazione del caffè profumato e fragrante si accompagna con un bizzarro dialogo lirico sulle ineguagliabili attrattive di questa bevanda, sulla sua preferenza di fronte agli altri godimenti della vita come i baci, i diletti, eccetera. Il piacere che può dare una tazzina di caffè per una giovane ragazza è comparabile forse solo con la felicità del matrimonio.

giovedì 24 marzo 2011

Break Shop presenta gustose novità

Oggi vi propongo un suggerimento per una pausa gustosa in compagnia di amici o colleghi in cui potrete scegliere di  sorseggiare una rilassante tisana o una eccitante cioccolata, buona come al bar.

martedì 22 marzo 2011

Il caffè della Peppina

Un ricordo dell'infanzia che mi accompagna ogni giorno come ritornello del risveglio mattutino.
Un connubio di ironia, simpatia ed allegria da condividere con i bambini e con gli amici.
A voi piace?

lunedì 21 marzo 2011

Raccolta di frasi celebri

Spulcinadoun pò in giro ho trovato una serie piuttosto bella di frasi celebri sul caffè.

Oggi condivido con voi questa del giurista arabo Hadjibun di Medina:

"O uomini che avete una mente sana, bevete il caffè e non curatevi dei calunniatori che lo denigrano con sfacciate menzogne.
Bevetelo, prendetene generosamente perché nel suo aroma si dileguano le preoccupazioni e il suo fuoco incenerisce i torbidi pensieri della vita quotidiana"

venerdì 18 marzo 2011

Ricetta Torta Grigna

Ecco una ricetta, ideata a inizi novecento, che la tradizione attribuisce a un maestro pasticciere di Mandello del Lario (Lecco).
Ingredienti (per 6 persone):
220 gr di farina
•220 gr di zucchero
•220 gr di burro
•4 uova
•70 gr di mandorle spellate e tritate molto finemente
•70 gr di nocciole spellate e tritate molto finemente
•3 tazzine di caffè leggermente zuccherato
•1 bustina di lievito
•1 pizzico di sale

zucchero a velo

Preparazione:
Lavorare il burro ammorbidito con lo zucchero in modo da formare una crema, per mezzo di un cucchiaio di legno.
Incorporare i tuorli al composto ottenuto e montare a neve  gli albumi. Mescolare il lievito alla farina e unirla gradatamente all’impasto.
Aggiungere il caffè, un pizzico di sale, le mandorle e le nocciole.
Con delicatezza aggiungere gli albumi. Versare il composto in una tortiera imburrata e infarinata.
Spolverare la superficie del dolce con lo zucchero a velo. Cuocere infine la torta Grigna nel forno già preriscaldato a 170° per circa tre quarti d’ora.

mercoledì 16 marzo 2011

Caffè: una tazzina al giorno riduce il rischio di ictus per le donne

Ecco i risultati di Un nuovo studio sulle proprietà benefiche della bevanda più apprezzata nel mondo. Secondo una ricerca svedese, guidata dalla dottoressa Susanna Larsson, il caffè sarebbe in grado di ridurre il rischio di ictus nelle donne.
I dati ottenuti dallo studio svedese dovranno essere ulteriormente approfonditi (quindi non è il caso di incoraggiare il consumo massiccio e indiscriminato di caffè), però da ciò che emerso dalla ricerca pubblicata sul “Journal of the American Heart Association”, sembrerebbero esserci nuovi e interessanti basi per approfondire gli studi sugli effetti di questa bevanda.


Secondo Larsson, studiosa National Institute of Environmental Medicine, al Karolinska Institute di Stoccolma, ci sono molte prove a supporto del fatto che il consumo di caffè possa diminuire effettivamente il rischio di alcune malattie come il diabete, il cancro al fegato e probabilmente anche l'ictus.
Ma come sono arrivati a queste conclusioni?
La Larsson, insieme alla sua équipe, ha effettuato uno studio - durato circa 10 anni - su 35.000 donne, di età compresa tra i 49 e gli 83 anni, seguendo e studiando le conseguenze del caffè su ogni donna.
In breve, chi assume almeno una tazzina di moka al giorno vede ridurre il rischio ictus del 22-25% rispetto a chi ne beve meno. 
D’altro canto, il caffè ha una serie di svantaggi, come l’aumento della pressione sanguigna, e alcuni studi effettuati lo scorso anno hanno evidenziato addirittura un aumento di rischio ictus nelle ore successive all’assunzione di caffè.
Insomma, come ha detto la Larsson: “il caffè è una delle bevande più consumate al mondo, quindi anche piccoli effetti sulla salute potrebbero avere grandi conseguenze sulla salute pubblica”.
Peccato sia ancora presto per tracciare un quadro preciso e inconfutabile sugli effetti di questa bevanda. 
Come sempre, anche in questo caso, raccomandiamo un uso moderato di qualsiasi bevanda che non sia acqua naturale, incluso il caffè!

martedì 15 marzo 2011

Il western ed il caffè

Nella grande stagione del western americano, il caffe', la cui preparazione veniva eseguita per bollitura, viene consumato al crepuscolo, davanti ad un fuoco acceso nella prateria quasi come fosse una liberazione, dopo una giornata di scorribande contro gli indiani.
Il connubio John Ford / John Wayne, lo dimostra piu' volte.
Lo si consuma all'alba a Fort Apache (vedi "I Cavalieri del Nord Ovest"), lo si consuma per smaltire una sbornia (vedi "Ombre Rosse"), lo si consuma semplicemente come bevanda nel film "Un Dollaro D'Onore", dove prende il posto del whisky, lo si consuma anche per spegnere un falo' in "Cowboy". Oppure in un altro grande classico, quale "Johnny Guitar", Sterling Hayden sembra realizzare il primo spot pubblicitario quando recita "Niente di meglio che una fumata ed una tazza di caffe'". Al contrario Kevin Costner ne fa merce di scambio nel pluripremiato film  "Balla Coi Lupi".

giovedì 10 marzo 2011

Mitica Sofia Loren

Da grande appassionata di caffè e di cinema napoletano non posso non condividere con voi questa fantastica scena interpretata da Sofia Loren "In Questi fantasmi" in cui magnificamante descrive come si prepara il vero caffè napoletano.

Che ve ne pare?

La Pianta del caffè

Sapevate che:
La pianta del caffè è un arbusto della famiglia delle Rubiacee, la Coffea, caratterizzata da piccole bacche verdi a forma di ciliegia che, maturando, diventano di colore rosso acceso. I chicchi sono estratti dal frutto, quindi, con un processo lungo e laborioso, vengono selezionati accuratamente, trattati, miscelati ed infine tostati e macinati, prima di diventare la bevanda a noi tanto familiare.
L’habitat naturale del caffè è la fascia tropicale, ad un’altezza variabile tra 200 e 2000 metri: clima caldo umido e piogge abbondanti.


Due sono le specie di Coffea coltivate e commercializzate: la Coffea Arabica e la Coffea Canephora, comunemente detta Robusta.

Coffea Arabica

La prima predilige il clima d’alta quota, cresce tra i 900 e i 2000 metri d’altitudine, è più delicata, ma ha anche le qualità migliori dal punto di vista organolettico.
Con tutte le sue varietà (Moka, Bourbon, Catuai, Maragogype ecc.) rappresenta i tre quarti della produzione mondiale.

Coffea Robusta

La seconda, come dice il nome, è più resistente, cresce in pianura, tra i 200 e i 600 metri d’altitudine, e richiede meno attenzioni; per questo arriva sul mercato a prezzi decisamente inferiori.
Diverse sono anche le caratteristiche del prodotto finale.

I caffè Arabica sono dolci, piuttosto corposi, ricchi di aroma e leggermente acidi. Il loro contenuto di caffeina varia dall’1,1% all’1,7%.

I caffè Robusta, invece, sono più corposi, poco profumati, astringenti e con gusto amaro più persistente. Il loro contenuto di caffeina, inoltre, è quasi doppio e varia tra il 2% e il 4%.

giovedì 3 marzo 2011

Le promozioni di marzo di Breakshop

Approfitta delle promozioni di Breakshop, sono valide dal 7 al 22 marzo. Tanti prodotti di qualità ad un prezzo conveniente. Un'occasione da non perdere per tutti gli amanti del buon caffè!
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