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giovedì 27 marzo 2014

Illy e Lavazza per una volta insieme...ma solo per studiare il nostro amato caffè


Illycaffè e Lavazza per la prima volta insieme, ma per la ricerca. Le due aziende italiane hanno dato il via a una collaborazione scientifica per studiare il caffè. Il primo passo è stato presentato questa mattina a Milano, ovvero i risultati del sequenziamento del genoma di Coffea arabica, la varietà più diffusa al mondo. Un unicum nel panorama della ricerca genomica mondiale, che apre la strada a futuri sviluppi dal punto di vista scientifico e agroalimentare, con conseguenti ricadute a livello economico lungo tutta la filiera del caffè e con il coinvolgimento di tutti i Paesi produttori e consumatori.
Lo studio, esclusivamente italiano, è stato condotto dalle Università di Padova, Trieste e dall’Istituto di Genomica Applicata di Udine, con il coordinamento del professor Giorgio Graziosi di DNA Analytica Srl, spin off dell’Università di Trieste.
“Questa ricerca è momento di orgoglio per il nostro Paese – dichiara Giuseppe Lavazza, vice presidente di Lavazza e chairman di Initiative for Coffee & Climate – International Coffee Partners – perché vede noi italiani in prima fila. Oltre, naturalmente, all’importanza dei risultati che produrranno ricadute positive su tutta la filiera del caffè, dall’origine fino al consumo”.
Lo studio, durato un anno e mezzo, ha permesso per la prima volta di decodificare la base genetica di questa specie di caffè – che rappresenta circa il 70% della produzione mondiale di caffè ed è presente in tutti i Paesi produttori – e di organizzare sistematicamente i risultati ottenuti, rendendoli disponibili per possibili applicazioni agronomiche e industriali.
“Si tratta di un progetto di ricerca molto ambizioso, che ha visto per la prima volta il sequenziamento e la ricostruzione del genoma di un organismo tetraploide, il doppio del DNA del caffè Robusta”, spiega il professor Graziosi. “Una delle maggiori difficoltà è stata quella di distinguere le sequenze derivanti dai due genomi progenitori, la Coffea canephora e la Coffea eugenioides, estremamente simili tra loro. Peculiarità che ha reso la ricostruzione del genoma di Arabica ancora più complessa, ma che ci rende particolarmente soddisfatti di essere riusciti ad arrivare a una buona decifrazione attraverso il sequenziamento di varie genoteche. Un importante lavoro per la comunità scientifica che si occupa di caffè”. I risultati porteranno un significativo miglioramento delle pratiche agronomiche e, in generale, ad assistere a un incremento della produttività delle coltivazioni di caffè. Sarà possibile, ad esempio, ottenere una sincronia di maturazione dei frutti. Si potranno individuare i geni che conferiscono maggiore resistenza alle malattie e alle infezioni delle piante e ottenere un migliore adattamento delle coltivazioni a condizioni sfavorevoli, legate a determinate caratteristiche del terreno o a fattori climatici.
“Il caffè sta decisamente vivendo una stagione positiva, grazie a quelle che sono le tre virtù della nera bevanda: piacere, salute e sostenibilità” – affermaAndrea Illy, presidente e amministratore delegato di illycaffè e chairman del Promotion and market development committee dell’International coffee organization. “Ma dobbiamo attrezzarci per affrontare le sfide del futuro: la necessità di incrementare la produzione migliorando continuamente la qualità, aumentare la biodiversità mitigando gli effetti negativi del riscaldamento globale”. I consumi del caffè stanno crescendo del 2,5% all’anno, in tutti i Paesi, Stati Uniti in primis. “Questo significa – avverte Illy – che già nel 2020 dovremo prevedere un incremento di produzione pari alle quantità realizzate attualmente dal Vietnam, ovvero il secondo Paese produttore al mondo. Non sono sfide da poco, tenuto conto del riscaldamento globale che porta nella direzione opposta”. Sul versante del piacere, grazie alla conoscenza del genoma del caffè, si potrà stimolare la biodiversità attraverso tecniche naturali e permettere così una maggiore segmentazione del mercato, come richiesto dai nuovi consumatori: la maggior parte dei caffè oggi in commercio, infatti, proviene dalla stessa pianta. “E poi c’è tutto il capitolo sulla salute – conclude Illy –. Ormai le qualità benefiche del caffè sono risapute, ma la scoperta va continuamente alimentata”.
Il secondo passo di questa collaborazione sarà poi la creazione di un comitato scientifico permanente patrocinato da illicaffè e Lavazza, con le Università, per stabilire una modalità di impiego dei risultati ottenuti, di diffusione alla comunità scientifica (i dati saranno messi a disposizione dei ricercatori) e di prosecuzione degli studi. “Credo nel ruolo e nel dovere fondamentale di mecenate da parte dell’industria italiana per sostenere la ricerca – sostiene Lavazza. Risorse e idee non possono essere alimentate solo attraverso fondi pubblici, ma dovrebbero essere sostenute in gran parte dai privati”. Un impegno preso anche da Illy, e che avrà diffusione attraverso l’Università del caffè di Trieste.
Fonte: Il Sole24Ore

mercoledì 12 marzo 2014

Dal classico all'originale, 5 modi di preparare il caffè!

1) Moka e caffettiera
Il modo più diffuso per fare il caffè! e anche il più ecologico secondo, Altroconsumo, questo è è dovuto soprattutto al materiale di cui sono costituite le caffettiere, cioè l'alluminio, che è riciclabile e molto spesso anche riciclato. Inoltre un caffè costa circa 0,10 euro, molto economico. La moka è facile da usare e produce un caffè corposo e ricco di aromi. La macchina più nota ha una forma a clessidra, ma in commercio se ne trovano di moltissime forme e stili. Perché il caffè riesca ottimo, la miscela deve essere macinata non troppo finemente. La fiamma dev’essere dolce. Vietato tenere la moka sul fuoco troppo a lungo!

2) Macchine con le cialde
E il secondo sistema più diffuso per fare il caffè. Le cialde utilizzate sono in filtro carta e seguono lo standard ESE (Easy Serving Espresso). Si trovano in supermercato quasi sempre in confezioni da 18 cialde oppure in negozi specializzati online come questo dove è possibile aquistare confezioni da 100 cialde o addirittura 150 cialde, a volte incluse anche del famoso KIT di accessori (zucchero, palette e bicchierini). Le macchine che utilizzano questo sistema a cialde sono diffusissime e il risultato è un caffè espresso cremoso come al bar e caldo al punto giusto. Un caffè fatto con le cialde costa in media 0,13 euro.

3) Macchine con le capsule
Questo è il sistema che ha avuto maggiore diffusione negli ultimi 5 anni. In realtà la segmentazione e molto ampia, infatti molte marche hanno sviluppato e brevettato le proprie capsule. I sistemi più diffusi sono:

Lavazza Espresso Point
Lavazza Blue
Lavazza A Modo Mio
Nespresso
Nescafè Dolce Gusto

Solitamente chi sceglie le capsule lo fa per l'estrema comodità di questo sistema che risulta veloce e pratico. Inoltre si riduce anche lo sporco e quindi i tempi di pulizia .
Un caffè in capsule costa tra 0,28 e 0,38 euro.

4) Macchine automatiche
Si tratta di macchine grandi e piuttosto costose, generalmente semi professionali, permettono la macinazione del caffè, infatti hanno un macina caffè integrato, addirittura anche programmabile per avere la giusta miscela fresca pronta all'uso. Necessitano di molta cura e pulizia, ma promettono un caffè espresso eccezionale, grazie al chicco macinato fresco e ai materiali professionali. I costi, utilizzando i chicchi di caffè tostati, sono abbastanza contenuti. Nei supermercati si trovano sacchi da 500gr di chicchi di caffè, online anche da 1kg e di qualità superiore.

5) Macchine portatili
Si tratta delle macchine per il caffè davvero compatte, che sfruttano un concentrato di tecnologia per permettere a chiunque anche in viaggio di poter gustare un buon caffè espresso.
Ad inaugurare questa categoria ci ha pensato tempo fa Handspresso, ultimamente la Lavazza grazie alla collaborazione con quest'ultima azienda, ha sviluppato la sua macchina a capsule A Modo Mio portatile EsspressGO.
I costi di queste macchine si aggirano tra i 100/130€, un prezzo accessibile per i veri amanti del caffè che non possono fare a meno di berlo anche in viaggio, in auto, o semplicemente durante una scampagnata.

lunedì 17 febbraio 2014

Russia: Il primo Bar dove non paghi il caffè ma il tempo che trascorri con gli altri

L'idea arriva dalla Russia per favorire la socializzazione: gratis caffè e snacks, nel conto si trova solo il tempo passato nel locale a meno di 2 dollari l'ora.

L'idea è quasi filosofica. Non si paga nulla tranne il tempo. Per un bar è una rivoluzione: caffè e biscotti sono gratis, chi vuole può addirittura portarsi il cibo da casa. All'uscita sullo scontrino si troverà solo il tempo passato nel locale con tariffa di 3 pence al minuto, come per le schede telefoniche ricaricabili: 1,80 sterline all'ora (2.2 euro). Un prezzo inferiore rispetto al caffè o cappuccino delle grandi catene dove più che per la consumazione si entra per utilizzare il wifi gratuito. Nato in Russia, lo Ziferblat Cafè

L'idea venuta dalla Russia Lo Ziferblat Cafè ha la sua casa madre in Russia - dove, ex Repubbliche Socialiste Sovietiche comprese, i locali sono ormai nove - ed ha appena battezzato lo sbarco in Europa, a Shoreditch, uno dei nuovi quartieri trendy di Londra. Chi entra prende una sveglia (ziferblat infatti significa quadrante in russo), annota l'ora e se la mette sul tavolo. Poi fa quello che vuole, nelle intenzioni degli ideatori interagisce, riporta nella realtà quello che sempre più spesso si fa solo sui social network. Si può prendere un caffè o farselo preparare, fare merenda con la frutta o riscaldarsi il pranzo portato da casa, chiacchierare, sfogliare una rivista o leggere un libro, anche suonare il piano - sempre che le abilità del pianista non siano così scarse da indurre gli altri avventori a dirgli di smettere. E anche rifare tutto: bere mille tazze di caffè, sgranocchiare mille noccioline. Dato il successo a breve vogliono aprire anche a New York.

lunedì 16 dicembre 2013

Espressgo, e il caffè in macchina è servito!

Grazie alla presa da 12 volt può essere usata praticamente ovunque per non perdere neanche una dose di preziosa caffeina
Ci sembrava di averla già vista in giro, questa Espressgo e non ci sbagliavamo: l’avevamo incontrata più di un anno fa, quando girava con il nome di Handpresso e rispetto ad allora non è cambiato quasi nulla.



È la stessa macchinetta per il caffè portatile alimentata dalla presa a 12 volt, quella per i sigari insomma, ma ora è brandizzata da Lavazza, ha in omaggio la borsetta e 16 cialde di caffè A Modo Mio

Non male visto che Espressgo è il sogno di ogni pendolare, di chi passa ora in macchina, va in vacanza in camper o ha la barca e non vuole rinunciare a un caffettino come si deve. In un cilindretto do soli 75 x 75 x 215 millimetri infatti nasconde una macchina per il caffè che grazie a 16 bar di potenza eroga una bevanda nera bella cremosa. Non proprio come al bar, sia chiaro, ma quasi. Di certo abbastanza per non fermarsi mai più all’Autogrill. La forma poi è comoda per due motivi: per impugnarla stile spada laser di Star Wars ma anche per riporla nel vano portabottiglie per avere sempre a disposizione la nostra dose di caffeina quotidiana. Basta collegarla alla corrente, aggiungere acqua e caffè e il gioco è fatto: dopo tre bip ecco il rivolo nero scendere nella tazzina senza indugio.

mercoledì 20 novembre 2013

Caffè e salute... esiste una dose ideale

È una delle poche eccezioni alla regola secondo cui ciò che piace quasi sempre fa male: il caffè, infatti, sta svelando - con numerosi studi scientifici - tutti i suoi effetti protettivi sulla salute: dal cancro dell'endometrio al tumore al fegato fino al diabete, il caffè sembra giocare un ruolo fondamentale nella prevenzione o almeno nella riduzione del rischio di alcune malattie. Ecco i risultati delle ultime ricerche e i consigli degli esperti sulla dose 'ideale' quotidiana

La salute sembra passare anche dalla tazzina di caffè non più demonizzata come un tempo. “Tutti i dati recenti sul consumo di caffè e rischio di tumori, ma anche su rischio di molte altre malattie, sono rassicuranti” afferma Alessandra Tavani, Capo del Laboratorio di Epidemiologia delle Malattie Croniche presso l’IRCCS - Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano. “Certo, non si può raccomandare di bere caffè allo scopo di proteggersi contro le malattie, ma si può affermare che in persone sane un consumo di tre tazzine al giorno non costituisce un rischio per la salute, ma può addirittura migliorarla”.

Fonte: http://www.repubblica.it/salute/interattivi/2013/11/27/news/la_salute_in_tazzina-72125182/


giovedì 17 ottobre 2013

Storia, miscele e segreti del vero caffè espresso!

È, probabilmente, la bevanda più amata dagli italiani, ma non solo da loro, visto che la produzione mondiale è stimata in oltre 144 milioni di sacchi. Stiamo parlando del caffè, ottenuto dai semi di una pianta della famiglia delle Rubiacee del genere Coffea. Le specie più importanti, e diffuse, sono l’Arabica e la Robusta. L’Arabica è in grado di offrire una bevanda che all’assaggio appare meno amara e di maggiore ricchezza aromatica. Molti i paesi produttori: dal Brasile al Guatemala, dall’Etiopia alla Costa d’Avorio, passando per Indonesia e Vietnam. Ovviamente il territorio di provenienza caratterizza notevolmente il prodotto: ad esempio la Colombia produce Arabica dall’evidente acidità e dal “corpo” particolarmente equilibrato, mentre quella ottenuta in Costarica offre, generalmente, piacevoli sentori fruttati. Tali peculiarità vanno tenute in considerazioni nella preparazione della miscela. Per ottenerla, si impiegano, a volte, oltre una dozzina di differenti tipologie di caffè. A influenzare le caratteristiche organolettiche è, poi, il tipo di tostatura, che può essere più o meno spinta. Tale pratica, utilizzata solo dalla fine del XIV secolo, rappresenta il momento in cui prendono vita i profumi e gli aromi del caffè. Ecco perché è una fase tanto delicata del processo di lavorazione. Non da ultimo, tra i segreti che ci regalano una buona tazza di caffè, c’è la modalità di preparazione. Dal metodo, cosiddetto, all’armena, ovvero un sistema a infusione diffuso, con diversi nomi e sfumature in Medio Oriente, al caffè all’americana, dalla moka (apparecchio ideato nel 1933 dall’italiano Alfonso Bialetti) al caffè solubile. La preparazione che però valorizza meglio le caratteristiche di ogni miscela è l’espresso. Nel 1901 venne immesso sul mercato un modello della Bezzera che impiegava il vapore per ottenere la pressione necessaria. Con qualche inconveniente, però: a volte la macchina esplodeva. Nel 1935 Francesco Illy ebbe l’idea di sostituire l’aria compressa al vapore. E da allora la tazzina di espresso fa parte della vita di ogni italiano.

fonte: http://www.leifoodie.it/2013/10/16/i-1000-volti-del-caffe-la-sua-storia-le-miscele-e-i-segreti-dellespresso/

martedì 8 ottobre 2013

il caffè si mette in mostra a Milano

Un progetto londinese arriva all'Arcam factory. 200 opere ispirate al caffè. Dalla scultura alla visual art, nessun freno alla fantasia. I vincitori a Londra nel 2014

È arrivato anche a Milano il The Coffee Art Project, la mostra d'arte ispirata al caffè e promossa da Allegra Foundation che dopo il debutto a Londra sbraca per la prima volta sotto la Madonnina. Facendo il pieno di artisti: ben 200 sono infatti gli artisti che partecipano all'esposizione.

Da martedì 8 a martedì 16 ottobre Arcamfactory ospita la mostra, tutta incentrata sulla reinterpretazione del tema del caffè. Scultura, dipinto, performance, visual art: nessuna forma espressiva è preclusa agli artisti per esprimere il loro concetto ispirato ai gustosi chicchi. La serata inaugurale - la The Coffee Art Project Milan Launch Party - si terra’ venerdì 11 ottobre dalle ore 19.30 alle 22.30 con un rinfresco offerto da Panificio Mereghetti e Osteria San Martino. L'ingresso è su invito da parte del The Coffee Art Project Team.

FONTE:
http://milano.mentelocale.it/54909-the-coffee-art-project-caffe-si-mette-mostra-milano/

lunedì 23 settembre 2013

Al bar con il tuo micio... A Parigi si può

C’è un bar nel cuore della capitale francese dove, insieme a bevande e dolci, è possibile trovare anche diversi gatti. Gatti randagi, messi lì tra i tavoli per rilassare in quanti avranno voglia di abbandonarsi alle loro fusa. Il “Cafe des Chats” sorge nel cuore del quartiere Marais di Parigi e nasce dall’idea di Margaux Gandelon, una appassionata di gatti che ha deciso di trasformare questo amore in un lavoro.

 E così ha creato il primo bar, aperto lo scorso finesettimana, dedicato agli appassionati di felini come lei e a quanti non hanno la possibilità di avere un animale in casa.
Un luogo pensato per il benessere dei clienti - Nel locale una dozzina di gatti, che sono stati appunto salvati dalle strade della capitale francese, intrattengono i clienti offrendo le loro fusa in cambio di coccole e carezze. L’ideatrice del caffè ha parlato di un luogo pensato per il benessere dei clienti: lei, infatti, ha ricordato gli effetti positivi delle fusa dei felini sugli esseri umani. In tanti sono d’accordo sul fatto che stress e ansia si possano curare in maniera naturale proprio con l’aiuto degli animali. Per molti esperti, insomma, le fusa di un gatto sono più calmanti di un farmaco.

lunedì 9 settembre 2013

Proprietà e benefici del caffè verde

Caffè verde, è davvero così miracoloso? Quali sono le sue proprietà assodate? Nell’ambito della salute e del benessere naturale, i riflettori ultimamente sono puntati su questo prodotto, venduto generalmente in capsule, che promette molti benefici e su cui sono già stati fatti diversi studi.
Si tratta del normale caffè di cui si prendono i chicchi ancora verdi che però, a differenza di ciò che avviene con il caffè tradizionale, non vengono sottoposti a tostatura. Questo comporta il vantaggio che molte delle proprietà presenti nel chicco rimangono inalterate. L’estratto che se ne ricava è particolarmente ricco di antiossidanti, sembra addirittura che ne contenga una quantità 4 volte maggiore del più noto e diffuso tè verde.

Proprietà e benefici del caffè verde

Le proprietà del caffè verde sarebbero dovute alla presenza dell'acido clorogenico (CGA), un polifenolo, ma oltre a questo antiossidante nei chicchi sono presenti anche minerali, vitamine del gruppo B, acido tannico e altre sostanze utili al nostro corpo.
Un ottimo vantaggio che offre il caffè verde rispetto al caffè tostato sta nel fatto che oltre a contenere una dose minore di caffeina ne permette un rilascio lento e continuo e dunque un assorbimento più graduale e costante da parte del nostro organismo. Si evitano così dannosi picchi e si può godere dei benefici della caffeina (aumento dell’attenzione, vitalità, resistenza, ecc.) più a lungo.
Ma il motivo per cui si sente sempre più spesso parlare del caffè verde sta nel fatto che viene promosso come sostanza che aiuta il dimagrimento, in grado quindi di limitare l’assorbimento dei grassi. A proposito di questo però non tutti sono d’accordo e una recente ricerca pubblicata sul Journal of Agricultural and Food Chemistry sostiene invece che gli integratori a base di caffè verde non contribuiscano a bruciare i grassi.
Sembrano essere confermate invece le proprietà anti-diabete: alcune ricerche hanno dimostrato infatti che il caffè verde rallenta il rilascio di glucosio nel sangue, riducendo l'assorbimento di zuccheri da parte dell'organismo.

FONTE:
http://www.greenme.it/mangiare/altri-alimenti/11252-caffe-verde-un-potente-antiossidante-naturale